L'artista lavora sempre più nella direzione di un'arte interattiva e relazionale superando la fase della rappresentazione sul piano.
La scoperta dello spazio e dell'interazione con il pubblico l'ha portata a sviluppare i progetti di interventi urbani attraverso "particelle" cromatiche (pixel o dall'artista definiti "quanti di luce") o elementi (aste, mattoncini) che vanno ad intervenire negli spazi urbani o negli spazi sociali costruendo di volta in volta diverse soluzioni spaziali e cromatiche. La fotografia diventa in conseguenza, sempre più lo strumento di documentazione e lo strumento di interpretazione di happening ( progetto "gioca con me") e di interventi specifici, fino a concretizzarsi come opera a sè stante, ma che trova fondamento nel tempo delimitato e circoscritto di una azione...
1 commento:
ciao, ci siamo viste oggi al mediamuseum e sono venuta a curiosare.
tornerò, intanto buon lavoro. adoro i tuoi pesci GIRAmondo.
matilda
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